13/09/08

Vietato contestare il ministro

Contestare la Gelmini non si può


Ma il maestro unico non lo vogliamo!

Dal gruppetto di professori precari partono dei fischi e qualcheinvettiva: «vergogna», diretti alla Gelmini. Arrivano alcuni poliziottiin borghese. Prima li invitano a desistere. Poi li identificano…
Quando ha iniziato il suo intervento il ministro dell'Istruzione,Mariastella Gelmini, sono intervenuti, assieme ad altri colleghi,gridando «vergogna, fateci lavorare». Tanto è bastato ad un insegnantedi Bracciano perché venisse identificato dalla polizia capitolina.

Questo il tragicomico quadretto della "democrazia" in salsa italica, con una ministra dell'Istruzione che non si è mai occupata di Scuola ma ha tanta voglia di distruggerla e compiacere il Santo Padre. Hanno forse origine (anche) da qui le tante, e schizofreniche, trasformazioni retro cui l'esecutivo Berlusconi pretende di ridurre il comparto-Formazione: ripristino del 7 in condotta, grembiule unisex per i più piccoli (l'uniforme!)… e ora il maestro unico delle elementari, il tutto accompagnato da tagli pesanti, licenziamenti di massa e mancata assunzione e/o stabilizzazione per insegnanti precar* che aspettano da anni.

Una Riforma della Scuola, quella apprestata dalla neo-ministra, che unisce obbedienza assoluta al principio unico dell'economico (a vista corta) e che cancella d'un sol colpo 30 anni di sperimentazione pedagogica nella scuola elementare, universalemente riconosciuta come una delle migliori al mondo, un'esperienza profondamente influenzata, certo nell'ambivalenza di essere ancora e comunque anche strumento di selezione di classe, comunque in parte anche esito dei rivolgimenti politico-sociali e di costume del '68: una scuola dell'inclusione e della differenza.
(A questo proposito basta vedere oggi qual'è l'unico settore sociale non aggredito dalla ventata securitaria e xenofoba che da qualche mese attanaglia il paese!)

Contro tutto questo i Gelmini&Berlusconi preferiscono invece riportare l'orologio ai tempi della scuola differenziata, della disciplina e dell'ossequio all'autorità. Quali ne saranno i frutti, lo misureremo un decennio dopo l'attuazione di questo scempio, quando la crisi economica non sarà comunque arginata ma il paese intero pagherà l'impoverimento della formazione primaria.

Oggi un sit-in a Montecitorio ("Non rubateci il futuro!") organizzato dai Cobas, contro l'intimidazione del dissenso e la scuola del maestro unico elementare.
Dalla piazza abbiamo effettuato due dirette:

17 ottobre sciopero generale della scuola

fonte www.infoaut.org

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