Va bene che non bisogna «sparare sulla croce rossa», ma c'è un limite a tutto. E il limite - dalla Croce Rossa italiana - è stato superato dalla decisione di partecipare insieme a forze dell'ordine e alla protezione civile alla schedatura dei bambini rom nei campi. La decisione di rilevare le impronte ai bambini rom è un'operazione - come ha già ricordato Famiglia Cristiana - indecente e razzista e questo giudizio un qualche peso dovrebbe averlo su chi rivendica come valore fondamentale il principio umanitario. Si tratta di una scelta sorprendente e che avvalla un'iniziativa gravissima. In questo modo la Croce Rossa italiana viene sostanzialmente meno al senso più profondo dei principi del Codice di condotta delle organizzazioni umanitarie internazionali, firmato dal suo comitato internazionale, ma diffusamente ignorato in Italia. leggi
MOVIMENTI Lunedì si raccolgono impronte. La Cgil invita all'obiezione di coscienza
«Schedateci, siamo tutti rom» Al via campagna antirazzista
«Prendetevi le nostre impronte, non toccate i bambini e le bambine rom e sinti». E' l'iniziativa promossa dall'Arci per contrastare le «leggi razziste» del ministro Roberto Maroni e la sua proposta di far «sporcare» le dita d'inchiostro ai minori che vivono nei campi: «La destra ha superato il confine tra l'opinabile e la barbarie. E' ora di dare un segnale». Con un tam-tam di contatti all'interno del terzo settore, la mobilitazione sta crescendo di ora in ora e sta registrando numerose adesioni: dall'Aned (Associazione nazionale ex deportati) ad Antigone, dalla Cgil a Magistratura Democratica, dagli Ebrei per la pace ai Cantieri sociali, fino a parti del movimento lgbt (il circolo omosessuale Mario Mieli). Molti anche gli artisti, e questa è la principale novità, da Andrea Camilleri a Moni Ovadia, e poi Dacia Maraini e Ascanio Celestini. Un work in progress che vedrà in piazza anche molti esponenti dell'ex arcobaleno, i Radicali e singoli esponenti del Pd (Livia Turco, Rosy Bindi e Pina Picierno).
L'appuntamento è per lunedì dalle 17.30 alle 20 in piazza Esquilino a Roma, luogo multiculturale per eccellenza della capitale. Lì verranno prese, tra una performance artistica e l'altra, le impronte digitali dei presenti, che verranno poi mandate direttamente al Viminale. leggi